Oleandro - Nerium oleander
Schede Piante - Elenco
Oleandro adulto a cespuglio, con potatura ad alberello
OLEANDRO - NERIUM OLEANDER
- Nome scientifico: Nerium Oleander
- Nome comune: Oleandro
- Famiglia: Apocynaceae
- Tipo: Sempreverde
- Origine: Mediterraneo
- Portamento: arbusto medio grande a rami eretti
- Foglie: coriacee lunghe lanceolate
- Fiori: singoli, doppi o tripli.
- Fiori: singoli, doppi o tripli.
- Epoca fioritura: Maggio-Ottobre
- Clima: temperato
- Temp. minima: -5°C
- Temp. minima: -5°C
- Esposizione: Pieno sole
- Terreno: drenato, evitare ristagni
- Molto resistente a venti salmastri e secchi
Il Nerium oleander, conosciuto meglio come Oleandro, è una pianta arbustiva sempreverde originaria del mediterraneo. Si presta a molti ruoli: da pianta singola, che può avere forma di grosso cespuglio o anche alberello, a siepe. Le numerose varietà offrono fiori di vari colori: rosso, fuxia, bianco, rosa, giallo. I fiori possono essere singoli, o doppi/tripli, impilati uno sull'altro.
Posizione
L'Oleandro gradisce posizioni in pieno sole: non teme caldo eccessivo, venti secchi o salsedine. E' anche a prova di smog e inquinamento: viene infatti piantato anche fra le corsie delle autostrade, per abbellirle. In generale, più la pianta è esposta al sole e più le fioriture saranno abbondanti. Tollera il freddo se non è troppo intenso e prolungato (sotto i -5°C).
In siepe, mantenere una distanza minima di 50cm fra una pianta e l'altra (non importa la dimensione della pianta quando la si pone a dimora), e una massima di 1m. Piantarle più strette in siepe è opportuno per varietà nane o se si desidera una siepe finale bassa, viceversa più sono piantate larghe più possono svilupparsi verso l'alto (per siepi da 250 cm o più).
Posizione
L'Oleandro gradisce posizioni in pieno sole: non teme caldo eccessivo, venti secchi o salsedine. E' anche a prova di smog e inquinamento: viene infatti piantato anche fra le corsie delle autostrade, per abbellirle. In generale, più la pianta è esposta al sole e più le fioriture saranno abbondanti. Tollera il freddo se non è troppo intenso e prolungato (sotto i -5°C).
I periodi migliori per la messa a dimora sono l'autunno (Settembre e Ottobre) e la primavera (Aprile e Maggio); può essere piantato anche in estate, a patto di poter provvedere a una annaffiatura ogni volta che si asciuga il terreno. Evitare di piantare a terra in inverno, sopratutto per le piante piccole.
In siepe, mantenere una distanza minima di 50cm fra una pianta e l'altra (non importa la dimensione della pianta quando la si pone a dimora), e una massima di 1m. Piantarle più strette in siepe è opportuno per varietà nane o se si desidera una siepe finale bassa, viceversa più sono piantate larghe più possono svilupparsi verso l'alto (per siepi da 250 cm o più).
Come esemplare singolo invece, può arrivare a 3-4m, sempre in base dalla varietà specifica: alcune varietà nane per esempio arrivano al massimo a 1,5m o a 80cm.
Coltivazione
Pianta molto rustica, non necessita di grande manutenzione una volta cresciuta. Non ha grandi esigenze di terreno, si può usare terriccio universale di buona qualità per rinvasarlo o piantarlo a terra, l'importante è che il terreno sia drenato: non devono esserci ristagni d'acqua, o la pianta ne risentirebbe. Laddove necessario, concimare a inizio aprile con concime ad azoto a lento rilascio.
L'Oleandro può essere potato e concimato a fine inverno, in modo da stimolare la ricrescita primaverile, o anche a fine luglio, evitando sempre di tagliare rami fioriferi durante la fioritura. A fine fioritura invece, si possono spuntare i rami ex fioriferi.
In generale, per l'irrigazione, meglio lasciare asciugare bene il terreno prima di annaffiare nuovamente.
I fiori singoli hanno il vantaggio di essere "autopulenti", ovvero di cadere a terra una volta secchi, lasciando un aspetto sempre pulito, mentre i doppi/tripli sono più profumati ma cadono con più difficoltà quando secchi, rimanendo sulla pianta.
Il frutto è un baccello di circa 10-15 cm contenente i semi piumosi.
Altre info
L'Oleandro è una pianta velenosa, è grazie a questo se ha bisogno di poche cure e molti parassiti o insetti non l'attaccano.
Per l'uomo, è velenosa tramite ingestione, e la pianta ha un modo efficace per comunicarcelo: se anche provassimo a assaggiarne una foglia, sprigionerebbe un sapore estremamente amaro, incommestibile, che rimane a lungo. Per questo non si hanno casi noti di ingestione di Oleandro. Inoltre, a ulteriore scopo cautelativo, sarebbe comunque meglio evitare di usare il legno di Oleandro come legna da ardere, e in generale tenere lontani bambini molto piccoli.
Se si vive in una zona con inverni decisamente molto rigidi, ma si vuole comunque beneficiare della bellezza dell'Oleandro, è bene riparare la pianta con agritessuto, o tessuto non tessuto, da Novembre a fine Febbraio. Se la pianta è in vaso, può anche essere spostata dentro casa, basta che sia il più possibile irraggiata dal sole durante il giorno.
La pianta, molto resiliente, esprime la resistenza alle avversità. I fiori disposti a mazzetti sulla pianta sono simbolo di unione, armonia, solidarietà.
Coltivazione
Pianta molto rustica, non necessita di grande manutenzione una volta cresciuta. Non ha grandi esigenze di terreno, si può usare terriccio universale di buona qualità per rinvasarlo o piantarlo a terra, l'importante è che il terreno sia drenato: non devono esserci ristagni d'acqua, o la pianta ne risentirebbe. Laddove necessario, concimare a inizio aprile con concime ad azoto a lento rilascio.
L'Oleandro può essere potato e concimato a fine inverno, in modo da stimolare la ricrescita primaverile, o anche a fine luglio, evitando sempre di tagliare rami fioriferi durante la fioritura. A fine fioritura invece, si possono spuntare i rami ex fioriferi.
In generale, per l'irrigazione, meglio lasciare asciugare bene il terreno prima di annaffiare nuovamente.
I fiori singoli hanno il vantaggio di essere "autopulenti", ovvero di cadere a terra una volta secchi, lasciando un aspetto sempre pulito, mentre i doppi/tripli sono più profumati ma cadono con più difficoltà quando secchi, rimanendo sulla pianta.
Il frutto è un baccello di circa 10-15 cm contenente i semi piumosi.
Altre info
L'Oleandro è una pianta velenosa, è grazie a questo se ha bisogno di poche cure e molti parassiti o insetti non l'attaccano.
Per l'uomo, è velenosa tramite ingestione, e la pianta ha un modo efficace per comunicarcelo: se anche provassimo a assaggiarne una foglia, sprigionerebbe un sapore estremamente amaro, incommestibile, che rimane a lungo. Per questo non si hanno casi noti di ingestione di Oleandro. Inoltre, a ulteriore scopo cautelativo, sarebbe comunque meglio evitare di usare il legno di Oleandro come legna da ardere, e in generale tenere lontani bambini molto piccoli.
Se si vive in una zona con inverni decisamente molto rigidi, ma si vuole comunque beneficiare della bellezza dell'Oleandro, è bene riparare la pianta con agritessuto, o tessuto non tessuto, da Novembre a fine Febbraio. Se la pianta è in vaso, può anche essere spostata dentro casa, basta che sia il più possibile irraggiata dal sole durante il giorno.
La pianta, molto resiliente, esprime la resistenza alle avversità. I fiori disposti a mazzetti sulla pianta sono simbolo di unione, armonia, solidarietà.
Oleandro in Estate
Fiore triplo di Oleandro 'Rosario' in piena forza!
Fiore Oleandro Luteum Plenum
Siepe Oleandro in Autunno
Serra oleandri piccoli
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